Congedo parentale 2025: istruzioni per 3° mese all’80%

10 giugno 2025

L’Inps ha rilasciato le istruzioni per fruire dell’ulteriore mese di congedo parentale facoltativo con indennità aumentata all’80% invece che del 30%, applicabile ai primi tre mesi di congedo fruiti dal 1° gennaio 2025 per coloro che hanno terminato il congedo di maternità o paternità successivamente al 31 dicembre 2024, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino o entro sei anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, utilizzabili anche in modalità frazionata (giorni, mesi o ore).

L’Istituto ricorda che la misura è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico e che pertanto sono esclusi gli autonomi e gli iscritti alla Gestione separata.

10 giugno 2025
In data 21 maggio, il Ministero del Lavoro ha comunicato, nell’ambito dei Flussi 2025 , l’ attribuzione di 22.968 quote per l’anno corrente per il lavoro subordinato stagionale e non , vista la presenza di quote non ancora utilizzate nella prima fase di distribuzione. Questo conferimento riguarda esclusivamente i territori in cui le istanze risultano ancora inevase , in risposta alle effettive richieste presentate agli Sportelli Unici per l’Immigrazione. Il 1° ottobre 2025 ci sarà il secondo click day , dove verranno assegnate 15.000 quote al lavoro stagionale nel settore del turismo .
29 maggio 2025
A partire dal 16 maggio , i datori di lavoro privati possono procedere, attraverso il modulo online disponibile sul sito Inps, con l’ invio delle istanze per il Bonus Donne , ossia l’ incentivo previsto per favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate , anche nell’ambito della ZES Unica per il Mezzogiorno. Si tratta di un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali (ad esclusione di premi e contributi dovuti all’Inail) a carico dei datori di lavoro per un periodo massimo di 24 mesi in relazione alle assunzioni a tempo indeterminato , che comportano un i ncremento occupazionale netto , predisposte a partire dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 a favore di donne lavoratrici prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi , oppure, per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 31 gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025 (previa presentazione della domanda) per le lavoratrici prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti nelle regioni della ZES . Invece, per tutte le lavoratrici assunte a tempo indeterminato nel periodo 1° settembre 2024-31 dicembre 2025 in professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere , l’esonero è previsto per 12 mesi . Rimangono esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato. L’agevolazione in esame è comunque applicabile anche se l’incremento occupazionale netto non si realizzi in quanto il posto o i posti di lavoro precedentemente occupato/occupati si sia/siano resi vacante/vacanti a seguito di dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti di età riduzione volontario dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta causa.
29 maggio 2025
A partire dal 16 maggio , i datori di lavoro privati possono procedere con le istanze per ottenere l’esonero denominato Bonus Giovani . Le domande dovranno essere presentate attraverso il modulo online disponibile sul sito Inps, in modo da verificare, prima di beneficiare di tale incentivo , l’effettiva disponibilità delle risorse stanziate. Nello specifico, si tratta di un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (esclusi i premi INAIL), fino a un massimo di 500,00 euro mensili per ogni assunzione o trasformazione a tempo indeterminato effettuata tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 . Per le assunzioni nella ZES , l’agevolazione può ammontare fino a 650,00 euro mensili , se il rapporto è iniziato dal 31 gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025 e che la domanda sia presentata prima dell’assunzione . Il bonus è rivolto a tutte le aziende private – comprese quelle nel settore agricolo – che assumono giovani mai occupati a tempo indeterminato, anche per rapporti part-time, in somministrazione e cooperative di lavoro. Restano invece esclusi i dirigenti, i lavoratori del settore domestico, con rapporto di lavoro intermittente (anche se a tempo indeterminato) e in apprendistato.
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